IL DIAMANTE
 

Alla Ricerca della Bellezza Perfetta

 
 
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La percezione umana mostra una naturale attitudine verso le proporzioni costruite con la sezione aurea, universalmente considerata come espressione di bellezza perfetta. Tutto ha origine dal De divina proportione, il trattato di Luca Pacioli illustrato da sessanta disegni di Leonardo da Vinci. Studiando le varie applicazioni della formula aurea -  la concezione matematica su cui si fonde la struttura cosmica (a/b = 1,618) – Leonardo immaginò che ogni materia grezza si potesse trasformare in qualcosa di straordinario, avvicinandosi a quella che era l’idea alchemica di perfezione divina e di armonia.

La vita e le opere di Leonardo Da Vinci sono legate a molteplici leggende che ancora oggi ci affascinano, non tutto è leggenda, la modernità degli studi e delle idee del genio toscano sono ancora oggi applicate alla vita quotidiana. Altrettanto sorprendente è l’idea che ha portato alla creazione del taglio Da Vinci. Bobak Nasrollahi Moghadam, sfogliando i disegni che Leonardo Da Vinci aveva realizzato per il De divina proportione di Luca Pacioli, I disegni di quei solidi perfetti, costruiti sulla base della proporzione aurea, fecero scattare l’idea di poter applicare la stessa formula matematica al taglio dei diamanti. 

 
 
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UN TAGLIO che viene
da lontano

 
 
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Partendo dalla gemma grezza e tagliandola seguendo la traccia dei disegni dei poligoni di Leonardo, il diamante prende forma ed alla fine del processo, il risultato è a dir poco strabiliante. Si ottiene un taglio unico e perfetto in grado di enfatizzare al massimo le caratteristiche della pietra, che così tagliata presenta 57 sfaccetture. Il Leonardo Da Vinci Cut origina una tavola pentagonale che sovrasta con un effetto caleidoscopico tre stelle visibili ad occhio nudo, cosa che non accade nei tagli classici, per i quali è necessario usare lenti particolari per vedere l’effetto delle luci (come per esempio accade nei diamanti “cuori e frecce”).

Basta metterlo a confronto con pietre di uguali caratteristiche ma di taglio tradizionale, per vedere come il diamante Leonardo Da Vinci Cut risulta essere più brillante e luminoso, tanto che nelle scale normalmente utilizzate per verificare le sue caratteristiche, oltrepassa il livello cosiddetto “Ideale”. Ciascuna faccetta esprime la massima lucentezza che unendosi e moltiplicandosi con le altre, rende il Leonardo Da Vinci, un taglio dalla bellezza incredibile. A differenza del taglio classico infatti, questo taglio presenta una tavola a forma di pentagono tanto che all’interno del diamante si formano tre strati di “stelle” visibili ad occhio nudo.

 

LA DIVINA GEOMETRIA
DELLA LUCE

I Riconoscimenti